La misura mira a sostenere la competitività delle imprese attraverso incentivi agli investimenti in innovazione tecnologica nell’ambito dell’economia circolare.
Soggetti beneficiari: possono beneficiare del bonus fiscale tutte le imprese residenti in Italia o con stabile organizzazione nel paese. Non importa la forma giuridica, il settore, le dimensioni o il regime fiscale adottato. Sono escluse imprese in liquidazione, fallimento, concordato preventivo senza continuità aziendale e con sanzioni interdittive specifiche.
La fruizione del beneficio è legata al rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al pagamento dei contributi previdenziali.
Progetti ammissibili: le attività di innovazione tecnologica devono perseguire obiettivi di transizione ecologica, seguendo i principi dell’economia circolare definiti nella comunicazione della Commissione Europea del marzo 2020. Esempi di obiettivi includono progettazione di prodotti sostenibili, realizzazione di catene del valore a ciclo chiuso e introduzione di soluzioni tecnologiche per il recupero di materie prime da prodotti post-uso. 4
Spese ammissibili:
- Personale: spese intra-muros per il personale impiegato nelle attività di innovazione tecnologica.
- Quote di ammortamento: spese per beni materiali mobili e software, incluse le quote di ammortamento.
- Contratti di ricerca extra-muros: spese per contratti stipulati con soggetti terzi.
- Servizi di consulenza: spese per servizi di consulenza relativi alle attività di innovazione tecnologica.
- Spese per materiali e forniture: spese per materiali utilizzati nei progetti di IT.
Agevolazione concessa: il credito d’imposta è del 15% della base di calcolo fino al 31 dicembre 2022, poi ridotto al 10% fino al 31 dicembre 2023. Dal 2024 al 2025, è del 5%. I massimali annuali sono rispettivamente di 2 milioni, 4 milioni e 4 milioni di euro. L’agevolazione è cumulabile con altre misure aventi ad oggetto i medesimi costi.
Tempistiche e modalità di fruizione: il credito non concorre alla formazione del reddito d’impresa o della base imponibile Irap. Non è soggetto ai limiti annuali di utilizzo previsti dalla legge. Il credito non può essere ceduto o trasferito e può essere utilizzato in compensazione in tre quote annuali di pari importo. È necessaria una certificazione che attesti il reale sostenimento delle spese ammissibili. Le imprese beneficiarie devono comunicare al Ministero dello Sviluppo Economico le informazioni relative alle agevolazioni in conformità alle disposizioni.